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TESTO Matrimonio = Comunione

don Michele Cerutti

Venerdì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (24/05/2024)

Vangelo: Mc 10,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

In un contesto come quello attuale, caratterizzato dalla velocità della comunicazione e dalla logica usa e getta, anche le relazioni rischiano di essere incorniciate all'interno di questa prospettiva e non sono esenti quelle matrimoniali.

La pagina evangelica ci esorta a riconoscere invece nell'istituzione del matrimonio una realtà indissolubile.

Non dobbiamo, tuttavia, pensare che ai tempi di Gesù la situazione fosse poi coì rosea. I farisei, che cercano sempre un appiglio per screditare Gesù e perfino di eliminarlo, non perdono l'occasione di accusarlo per fargli fare la fine del Battista.

In quel periodo Erode Antipa si era invaghito di Erodiade e con Lei aveva avuto una relazione. Il precursore aveva accusato questo rapporto, ma infastiditi i due amanti lo uccidono. La notizia di questa relazione girava per tutta la Palestina ponendo le domande che il Vangelo ci presenta, ovvero il tentativo dei farisei di tirare il tranello a Gesù e riuscire a eliminarlo. Il Maestro invece scuote i rivali con un'altra domanda per far scoprire a loro stessi che ciò di cui si scandalizzano li riguarda anche loro.

Diceva un politico come Nenni, non cristiano: “A fare a gara a fare i puri, trovi sempre uno più puro di te”. Possiamo dire che Gesù riesce a smascherare l'ipocrisia dei farisei. La legge di Mosè, tanto osannata da questi cultori, prevedeva il ripudio a causa della durezza dei cuori del popolo. Si è voluto in quel tempo normare una pratica diffusa in quel tempo.

Gesù ribadisce il principio e il fondamento del matrimonio che non può essere annacquato da tentativi atti a scegliere progetti alternativi per non scegliere strade e percorsi meno impegnativi e non assumersi delle responsabilità.

La storia è stata attraversata da tentativi atti a sminuire l'istituzione del matrimonio.

Pensiamo alla disputa tra il Papa e Enrico VIII con lo scisma della Chiesa anglicana fortemente osteggiata da Tommaso Moro e Giovanni Fischer. In Italia negli anni 70 la legge sul divorzio e il referendum che ne consegue.

L'indissolubilità del matrimonio trova il fondamento in quel consenso espresso dai coniugi e non può diventare un'avventura che se poi prende pieghe che non convincono si può abbandonare.

Atti di grande eroicità sono offerte da quelle coppie di uomini e donne che tengono duro in mezzo alle tempeste della vita per la malattia di un coniuge, di un figlio o in grado di soprassedere a piccole e grandi infedeltà.

Questo, tuttavia, non ci deve portare a essere giudici nei confronti di coloro che per causa non a nostra conoscenza hanno dovuto intraprendere scelte difficili con la conseguenza di un inevitabile fallimento del proprio matrimonio.

Rimane lo stile che Papa Francesco ribadisce alle coppie negli incontri e che ha un fondamento paolino: Non tramonti il sole sopra la vostra ira.

Il Santo Padre lo concretizza esortando le coppie, al termine di scontri, a fare pace con le tre espressioni che dovrebbero caratterizzare il rapporto familiare: scusa, permesso, prego.

 

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